Il piano di Marketing Operativo, si sa, deve fare i conti con il budget! L’esempio di direct mail presentato nei giorni scorsi, non può essere affrontato da tutte le aziende.
Soprattutto nella comunicazione business to business, budget ridotti, urgenza, frequenza degli aggiornamenti impongono il web e l’e-amil come strumento privilegiato di comunicazione.
Purtroppo però non tutti gli operatori sono adeguatamente preparati per sviluppare una newsletter o un’e-mail efficace dal punto di vista grafico, di contenuto e di call to action.
Oggi però ho un esempio davvero fantastico da proporvi.
Sinceramente credo che sia una e-mail da manuale, perfetta, e non certo perchè l’ha scritta un mio ex collega davvero bravo e preparato. Lui si chiama Fabio Sironi ed è il Responsabile Marketing dell’azienda Systempartners, rivenditore delle soluzioni PTC (progettazione e gestione del prodotto in ambito manufacturing).
Perfetta perchè:
- si rivolge direttamente ai non – clienti dei prodotti che la sua azienda propone (lead generation)
- è molto chiara nella grafica e di impatto. Possibilità di leggerla via web (massima leggibilità)
- dà la possibilità di informarsi sui contenuti di maggior interesse (traffico sul sito web www.systempartners.it)
- ha una call to action chiara ed immediata
- si chiude con la sua firma che crea molto coinvolgimento
- offre la possibilità di girarla ad un collega o amico (marketing virale)
Date una lettura e vi sfido a trovare una miglioria o a fare una critica!
Ecco il link per visualizzarla via web: http://www.imakenews.com/channel_systpart/index000262034.cfm?x=bcDKqHW,b9ksGB8D
28 agosto 2008 at 4:16 pm
Ciao, grazie per il tuo blog…
sono un signor Nessuno, ma io qualche appunto da fare lo avrei…
Comunque sarebbe interessante se il tuo ex collega ti fornisse il ROI di questa strategia, sarebbe molto utile per dare un’idea di quanto sia ben fatta e abbia colpito nel segno.
Quali le attese? quale la redemption?
Attendo trepidante.
Simone
Abbiettivi e redemption
9 gennaio 2011 at 1:52 pm
E’ pulita graficamente ma allo stesso tempo molto piena.La trovo cmq opportuna (foto incluse) data la gratuità del corso, in quanto mira ad essere esaustiva.
La reputo ugualmente un po’ lunga.
Inoltre la call to action rimanda alla pagina del sito quindi occorre un clic aggiuntivo che aumenta la % di bounce. Ci vuole il link per chi non la visualizza. Per chi la visualizza la call to action deve indurre all’action non ad un secondo uguale clic.
incaso di corso a pagamento, la newlsetter avrebbe dovuto avere tutt’altra strutttura e landing page, ovviamente!!