Quarkode in qualità di leader del mercato italiano per applicazioni basate su QR-Code rende pubblico il report sull’utilizzo della tecnologia basata nel nostro paese.
Il report è un valido riferimento per coloro che vogliono investire nei codici QR in Italia.
Il mercato dei codici a barre bidimensionali, in particolar modo quello dei QR-Code continua ad evolversi molto rapidamente anche in Italia.
Le tendenze generali del mercato italiano
Dall’inizio dell’attività (Marzo 2009) al Dicembre 2010, si è notato un incremento del traffico del 1400%.
La crescente diffusione degli Smartphone e la consapevolezza generale della tecnologia hanno portato ad una crescita significativa del traffico.
Con la più alta penetrazione europea (146% ovvero 1.5 telefoni per abitante) è facile capire che la curva di apprendimento della tecnologia in Italia vada di pari passo.
Sulla base delle nostre stime il 20% di tutti gli utenti dotati di smartphone hanno scaricato una applicazione per leggere i codici a barre quando non nativamente presente sugli stessi.
In allegato il rapporto completo Quarkode_report_utilizzo_QRCode_Italia_Febbraio_2010
Le mie considerazioni
Lo sapete che ho sempre considerato i QR-Code una interessante possibilità per il marketing di relazione.
Già mesi fa abbiamo cercato di capire cosa fossero e a cosa potessero servire nel marketing online i Codici QR, ma l’esperienza concreta in questi mesi è stata purtroppo piuttosto scarsa.
Nel comparto del marketing bisiness to business sono ancora molto poco diffusi, gli unici clienti che ho seguito e che hanno iniziato a usare questi QR-Code sono stati quelli che “dialogano” con il mercato consumer.
Trovo poi che una difficoltà da non sottovalutare, relativa ai QR-Code sia la riproduzione sui supporti cartacei.
Troppo spesso capita di vedere stampati questi enigmatici quadratini su carta patinata: vi sfido a fare una foto con uno smartphone, con una qualità sufficiente per essere decodificata dal traduttore. Il riflesso sulla foto è assicurato…e se si toglie il flash è quasi imposibile che l’immagine non venga irrecuperabilmente mossa.
Probabilmente prima di una grande diffusione di questi codici sarebbe necessaria una formazione specifica degli addetti di comunicazione e dei grafici, altrimenti rischiamo l’effetto boomerang.
Se dopo qualche tentativo gli utenti vedono che è molto difficile tradurre i codici QR in contenuti comprensibili, alla fine se ne disinteresseranno e non proveranno più a leggerli.
E voi che esperienza avete avuto?
27 giugno 2011 at 7:00 am
[…] ha una vocazione alla tecnologia e all’innovazione molto forte si possono usare i QRCode per nascondere gli enigmi e rendere la decifrazione più […]